Plastic Free July: origini e importanza

Plastic Free July: origini e importanza

Elisa Dattilo

Hai mai sentito parlare del Plastic Free July? Si tratta di un vero e proprio movimento globale, che da qualche anno incoraggia milioni di persone a cambiare le proprie abitudini quotidiane, utilizzando il minor numero di oggetti in plastica monouso, fortemente dannosi per l'ambiente.

L'idea del Plastic Free July nasce nel 2011 da Rebecca Prince-Ruiz, un'ambientalista australiana, che, insieme a un piccolo team del Western Metropolitan Regional Council, decide di lanciare la sfida di non utilizzare plastica per tutto il mese di luglio. L'iniziativa prende presto piede coinvolgendo importanti associazioni e istituzioni a livello mondiale.

Al giorno d'oggi, le persone che aderiscono al Plastic Free July sono più di 140 milioni in quasi 200 paesi, con oltre 160 eventi registrati in tutto il mondo.

I risultati finora raggiunti sono molto incoraggianti: i partecipanti e le loro famiglie hanno ridotto la produzione di rifiuti non recuperabili di 1,7 milioni di tonnellate, il consumo di plastica di 0,3 milioni di tonnellate, mentre negli ultimi anni hanno ridotto i rifiuti e il riciclaggio di 18 chilogrammi per persona all’anno

“La nostra iniziativa di punta Plastic Free July® sta facendo la differenza” scrive Geoff Donohue, chairman della Fondazione, nel Plastic Free Foundation Impact Report 2022. “Nel 2022, quasi il 90% dei nostri partecipanti ha realizzato almeno un cambiamento consapevole e duraturo. Scegliendo di dire no alla plastica monouso, ha ridotto i rifiuti della famiglia di uno sbalorditivo 4,1%” .

Un buon motivo per non fermarsi qui. Infatti, al 2030, la strategia dell'organizzazione mira a raggiungere obiettivi sempre più grandi e ambiziosi, secondo tre step progressivi basati: 

  1. La maggior parte dei consumatori rinuncia alla plastica monouso;
  2. I marchi globali si impegnano e agiscono per non generare rifiuti plastici;
  3. I governi promuovono leggi che, a livello globale, intensifichino i divieti sui rifiuti plastici.

Non abbiamo un Pianeta B, ma possiamo impegnarci al massimo nel nostro piccolo, modificando alcune semplici abitudini quotidiane.

Possiamo consigliartene alcune:

- acquista bottiglie in vetro che possono essere riempite infinite volte presso le casette dell'acqua comunali o con l'acqua del rubinetto se potabile

- prediligi prodotti solidi sia per la cura della casa che della persona, magari senza packaging: shampoo, balsamo, creme, unguenti, oli, detersivi etc.

- se ne hai la possibilità, fai la spesa sfusa

L'elenco sarebbe lunghissimo perché le alternative sostenibili alla plastica monouso sono davvero tante, è solo questione di impegno e costanza!

 

 

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